archivio georgofili
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Struttura dell'archivio

Accademia dei Georgofili

Archivio storico


111 Fascicolo Busta 111   
111.44 Fascicolo Bando del 24 settembre 1820 riproposto l'anno seguente, sul tema: «Determinare se debba preferirsi il sistema di allevare le viti con l'appoggio al palo, o al pioppo, avendo riguardo alla differenza dei terreni, dei climi, delle situazioni».   
111.45 Fascicolo Bando del 4 marzo 1823 per la Costruzione di uno strumento aratorio, il quale: «non contenendo i difetti degli aratri e coltri comuni, soddisfaccia a quelle condizioni, alle qauli per ora sebbene incompletamente soddisfa la sola vanga, serve cioè a lavorare il terreno fino ad una conveniente profondità, a completamente rovesciarlo e a ridurlo in parti minutissime».   
111.46 Fascicolo Bando del 26 settembre 1824 sul tema: «Con quali industrie potrebbero i possidenti della Maremma nell'attuale stato economico-agrario del loro paese, avvantaggiarne la cultura ed aumentarne i profitti della medesima».   
111.47 Fascicolo Bando del 25 settembre 1825, pubblicato nella Gazzetta di Firenze del 18 ottobre, sul tema: «Quesito relativo al modo di vincere la naturale resistenza di certi terreni detti volgarmente in Toscana, focaioli, alla produzione della lupinella».   
111.48 Fascicolo Bando del 25 settembre 1825 sul tema: «Se l'uso comune di solcare i campi seminati, sia utile o dannoso, e, reputandosi utile, qual sia nelle diverse terre, esposizioni e semente la giusta proporziione da stabilirsi tra l'area da occuparsi con i solchi e quella da lasciarsi alla produzione».   
111.49 Fascicolo Bando del 3 dicembre 1826 sul tema: «Indicati i diversi inconvenienti che si attribuiscono agli ingrassi non fermentati, e paragonati col danno che risulta dalla perdita che soffrono nella fermentazione, suggerire i modi di evitare quegli inconvenienti senza incontrare questo danno, conciliando la teoria con la pratica per ottenere il più sicuro e maggiore effetto da una data quantità di letami intatti».   
111.50 Fascicolo Bando del 16 settembre 1827 sul tema: «Determinare con l'appoggio dei fatti se l'innesto induca qualche modificazione nella pianta innestata e reciprocamente se questa eserciti qualche influenza sull'innesto».